La funzione della pena detentiva

Evoluzione, criticità, prospettive

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Bibliografische Daten
ISBN/EAN: 9783330776142
Sprache: Italienisch
Umfang: 376 S.
Format (T/L/B): 2.4 x 22 x 15 cm
Auflage: 1. Auflage 2016
Einband: kartoniertes Buch

Beschreibung

Lart. 27, co. 3, della Costituzione, prevede che le pene devono tendere alla rieducazione del condannato. Lopera si interroga sulleffettività di tale disposizione, asserito caposaldo del sistema sanzionatorio italiano, giungendo a un tragico ma necessitato epilogo: la pena detentiva, così come attualmente intesa, non è idonea a onorare tale impegno. È la recidiva il dato che meglio funge da cartina di tornasole: circa il 70% degli ospiti dei nostri istituti è già stato detenuto. Il fallimento del trattamento educativo intra-murario è dunque palese, complice linefficacia delle misure alternative e delle pene sostitutive, che evidentemente non hanno trovato una compiuta collocazione nel sistema. Sul finale, lopera muove alla ricerca di unalternativa, vagliando la fattibilità della più originale tra le ipotesi prospettabili: la teoria abolizionista. Essa dipinge un sistema sanzionatorio che faccia a meno della detenzione ma che ad oggi, anche a detta dei suoi più arditi sostenitori, non è praticabile. Tuttavia, benché i tempi non siano maturi, labolizionismo carcerario può e deve assurgere a ruolo di faro e di allarme nel buio intorpidito del nostro sistema sanzionatorio.

Autorenportrait

Ludovica Deaglio, torinese d'adozione, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza nel 2010 e, sotto l'egida della prof. Alessandra Rossi, si laurea nel 2015 redigendo la tesi qui pubblicata, che le vale la lode e la dignità di stampa. Attualmente svolge il tirocinio presso il Tribunale di Torino in vista del concorso per l'accesso alla Magistratura.

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