In diversi organismi, dal lievito ai mammiferi, è stato osservato che la riduzione dell'introito calorico aumenta la sopravvivenza e protegge dall'insorgenza di numerose patologie associate all'età. Il meccanismo molecolare tramite cui questo effetto si realizza non è ancora chiaro. Questa ricerca mette in evidenza il ruolo di singoli nutrienti nella sensibilizzazione agli stress e nella promozione dell'invecchiamento, identifica in particolare tre specifici aminoacidi che agiscono da segnalatori pro-aging e descrive le vie cellulari attraverso cui tali molecole agiscono. Poiché i pathway di segnalazione coinvolti nell'invecchiamento e nella risposta ai nutrienti sono significativamente conservati in tutti gli eucarioti, i risultati ottenuti nel sistema modello Saccharomyces cerevisiae suggeriscono un possibile intervento per la modulazione dell'invecchiamento anche nei mammiferi. Il lavoro è un utile strumento per quanti siano interessati alla biologia dellinvecchiamento e della nutrizione.

Nata l'1 Gennaio 1986, si è laureata in Biomedicina presso l'Università di Palermo. Nel 2014 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biopatologia sviluppando la propria ricerca presso il Dip. di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi, dove attualmente conduce studi sui meccanismi di risposta ai nutrienti e agli stress nell'invecchiamento.